Luis Silvio Danuello – Il re dei bidoni

La corsa allo straniero dopo la riapertura delle frontiere, porta in Italia questo oggetto misteriosoLuis Silvio Danuello, forse il principio di tutto.
Arrivò nella lontana estate del 1980. Su di lui le leggende si sono sprecate: si narra che la partita cui assistettero gli osservatori della Pistoiese fosse stata truccata; si suppone che vi fu uno scambio di persona; si pensò che vi fu un equivoco sul ruolo del giocatore (che cioè fosse una ponta, ossia un’ala, e non una punta). Insomma, un uomo la cui leggenda ne ha fatto parlare ben oltre i suoi meriti sportivi.

Era il 1980, la riapertura delle frontiere, la corsa allo straniero. Ci furono grandi squadre che si accaparrarono campioni e, in generale, tutti sognavano il grande colpo, il nome dal sapore esotico. E la neo promossa Pistoiese, nei panni del presidente Melani, sborsò circa 170 milioni di lire per comprare questo ragazzo di belle speranze segnalato dal vice allenatore Malavasi.

Ora, bisogna pensare che a quei tempi non c’era di certo internet e non tutte le partite erano trasmesse o registrate per la tv. L’acquisto di un giocatore sconosciuto, la scommessa da lanciare nel campionato dei professionisti rappresentava all’epoca, più di ora, un azzardo. A qualcuno andò bene. Ad altri male.
Il nostro buon Danuello lascia così la toscana dopo sole 6 presenze, condite con zero gol.
In un’intervista del 2007 rilasciata alla Gazzetta dello Sport si impegnò a smentire tutte le leggende che lo vedevano protagonista. La trovate qui di seguito.

“Sono Luis Silvio e non ne posso più delle favole su di me”

Gazzetta dello Sport, 4 gennaio 2007.