Tutte le liti di Enrico Varriale

Intorno al mondo del calcio si muovono una serie di personaggi, più o meno in vista, che, raccattando le briciole che rimangono della grande torta, riescono in una maniera o nell’altra a vivere e sopravvivere. Vi basti sintonizzare la Tv su una qualsiasi trasmissione sportiva calcistica ed assistere alla parata di opinionisti per capire di chi stiamo parlando. Ma i veri motori del circo mediatico sono i giornalisti, quelli veri, che contribuiscono a mantenere alta l’attenzione del mondo tutto sul gioco del pallone, permettendo al baraccone di stare in piedi.
Come in tutte le categorie ci sono professionisti più o meno bravi, ci sono quelli romantici e quelli pragmatici, quelli imparziali e quelli di parte, quelli che preferiscono l’ombra e quelli che cercano la ribalta, quelli appassionati e quelli un po’ meno. E tra tutti questi ne spicca uno per la sua capacità di irritare i vari personaggi che è costretto ad intervistare.

Parliamo di Enrico Varriale. Al pubblico può piacere o meno, ma agli “addetti ai lavori” Varriale sta antipatico. Indisponente e fastidioso con le cosiddette “stelle” del calcio, ben poco abituate a mantenere atteggiamenti di rispetto e poco propense a sopportare le critiche, il giornalista napoletano gode nel gettare benzina sul fuoco e nel richiamare all’ordine l’arrogante di turno.
Sono nati così litigi e polemiche in diretta Tv che hanno fatto storia. Di seguito ne ripercorriamo alcune.

Tutto iniziò nel lontano 1997, quando l’allenatore della nazionale Cesare Maldini ebbe un battibecco con il nostro Enrico. All’epoca il giornalista non guidava Stadio Sprint, trasmissione dai cui microfoni ama seminar zizzania. Era semplicemente giornalista accreditato Rai alla conferenza stampa dell’allora CT. Nacque un battibecco, che durò poco, ma del quale si ricordano un paio di frasi del Cesarone, che definì il giornalista un “bassottino” (per l’altezza non proprio statuaria del nostro) che portava sfiga.

 

Poi è arrivata la grande ribalta della Tv. Eccolo di seguito alla prese con Mazzone che, all’ennesima provocazione, lo “esonerò” dalla conduzione della trasmissione. Siamo nel 2002.

 

 

Nel 2007 fu Mancini a doversi difendere dalle insinuazioni del giornalista che strumentalizzò alcune frasi dell’allenatore dell’Inter. E, l’anno dopo, fu la volta di Mourinho, uno che di certo non le manda a dire. Ed ecco il risultato.

 

 

Risulta poi difficile elencare tutti i battibecchi di cui si è reso protagonista. Non vere e proprie liti, ma discussioni, diciamo, in cui l’ego del giornalista è andato a cozzare con lo smisurato ego dell’ospite. A titolo di esempio ne riportiamo un paio con, rispettivamente, Preziosi e Lotito. Ma anche con Stramaccioni le cose non sono andate sempre d’amore e d’accordo.

 

 

E poi c’è forse la più celebre delle sue litigate. Quella che forse verrà ricordata per anni. La celebre lite con Walter Zenga. Discussione accesa ed animata, condita da colpi bassi, insinuazioni, critiche aspre ed insulti più o meno espliciti.

 

 

…non ci stancheremmo mai di rivederla.