Andrei Kanchelskis, forse un grande campione

Negli anni d’oro del calcio italiano, le squadre si serie A saccheggiavano i campionati stranieri e portavano in Italia i migliori campioni in circolazione. Insomma, sono gli anni in cui arrivano Ronaldo, Vieri, Salas, Veron, Shevchenko, ecc…
Grande ala destra ai tempi dello UnitedNella stagione 96-97, nel mercato di gennaio, con un esborso di 15 miliardi la Fiorentina si aggiudica un certo Kanchelskis. Un’ala, col vizio del gol che, nella stagione e mezza passata all’Everton, ha giocato come seconda punta. Piuttosto prolifico in quel ruolo, ben 16 gol nel campionato precedente.

Il nostro Andrei vanta un passato di tutto rispetto, avendo passato 5 anni al Manchester United, e non come semplice rincalzo, ma come protagonista. Ala destra titolare per almeno 4 stagioni. Ma il buon Ferguson aveva l’occhio lungo e lasciò andare senza troppi tentennamenti uno dei suoi uomini migliori. Perché Sir Alex aveva intravisto in un giovanotto di belle speranze un potenziale campione, che avrebbe potuto sostituire senza troppe difficoltà Kanchelskis. Quel giovanotto era Beckham.

Ma torniamo al nostro.
Insomma, Kanchelskis viene acquistato nel gennaio del 1997, per rinforzare una Fiorentina di metà classifica, ma dai progetti ambiziosi. Le prime partite per Andrei non vanno benissimo. Ma deve ancora ambientarsi e quei pochi mesi serviranno probabilmente per essere pronto per il campionato successivo.
Ed eccolo in campo nella terza giornata della nuova stagione. È il 21 settembre. Si va a Milano. Contro l’Inter di Simoni, seria candidata allo scudetto. Tutto normale per uno abituato a vincere campionati. Le solite sgroppate sulla destra, i soliti dribbling, i soliti cross.
Ma purtroppo non ci sono i soliti avversari. Quel giorno la sfortuna ha messo davanti al nostro buon Andrei un bestione poco incline agli interventi puliti, piuttosto rude e recordman di cartellini. Anche lui appena arrivato nel campionato italiano. Quel giovanotto con due spalle tante e delle ridicole treccine colorate in testa è Taribo West.
E il buon Taribo, quando vede il buon Andrei involarsi sulla fascia, incurante del fatto che il pallone sia irraggiungibile, decide di intervenire ugualmente.
Un intervento a forbice violentissimo, da condanna penale. Giallo per West (un Braschi decisamente magnanimo), carriera finita (o quasi) per Kanchelskis, che forse era un grande campione.